Una settimana con noi!

Liceo Dolce Liceo


Adesso rivivremo una settimana-tipo nella nostra classe; immaginate di essere seduti tra gli ultimi banchi della III B...

Lunedì: Alle 8:15 ci presentiamo con le facce stravolte dal sonno davanti ai cancelli del Liceo, parliamo un po’. Alle 8:20 ci pensano i bidelli a svegliarci del tutto, chiamandoci a raccolta con una assordante sirena come nei campi di concentramento. Saliti in classe, ci attende la nostra allegra prof di latino, per passare due lunghe ore insieme! Mentre corregge le versioni, il resto della classe si fa amabilmente gli affari suoi, ogni tanto la prof becca qualcuno che parla a voce un po’ più alta, ma nessuno ci fa caso più di tanto! 10:15, suona la campana, tutti ci riversiamo nel corridoio, e al solito il vicepreside ci invita a rientrare nella “cella”. Arriva il nostro buon prof d’italiano, che noi interrompiamo di continuo, facendogli perdere la pazienza; quando non ne può più, ci dice “ragazzi, fra un’ora riprendiamo il discorso”. Siamo riusciti nel nostro intento. Finalmente arriva la sospirata ricreazione: 15 minuti di libertà assoluta! Appena arriva il prof di filosofia, siamo ancora agitati a causa della ricreazione; il prof minaccia qualche ritardatario di segnarlo assente (cosa che non ha mai fatto). Ritorna il prof d’italiano, ma ormai siamo troppo stanchi per stare attenti!

Martedì: Oggi giornata pesante! Si comincia con la fisica. Manca una sola ragazza e il prof si lamenta: “Ma perché siete così pochi?!” Mentre scrive alla lavagna, noi ci sfiniamo dalle risate, perché sta cancellando tutto con la manica della giacca! Compito di storia: siamo tutti tranquilli, tanto il prof esce nel corridoio, e noi siamo liberi di copiare! Dopo la ricreazione preghiamo il prof di scienze affinché ci porti in laboratorio: lì ci possiamo divertire un po’!

Mercoledì: A prima ora ci trasferiamo in palestra per fare ed. fisica. La classe si divide in gruppetti appollaiati a terra, intenti a scherzare o a prendere in giro le “matricole” che fanno ginnastica, mentre il prof ci invita a correre: ma noi lo ignoriamo! Qualche minuto prima che suoni la campana, comincia il “totointerrogazioni” su chi saranno le vittime della prof di arte! Aspettiamo in religioso e muto silenzio che la prof estragga i quattro nomi dei prescelti, chi rimane al suo posto sospira per lo scampato pericolo; finita l’interrogazione c’è chi allunga il collo come una giraffa per guardare il voto sul registro! Versione di greco: come al solito si scopiazza da qualche parte! C’è chi mette bigliettini dentro le penne, o, grazie alla tecnologia, invia qualche sms di aiuto!

Giovedì: Durante l’ora di religione, la nostra pia insegnante cerca di fare il suo mestiere, ma noi siamo troppo intenti a ripassare o a copiare gli esercizi di matematica per l’ora successiva. Due ore consecutive di matematica: siamo al limite della tolleranza umana! La classe si divide in tre parti: chi dorme ad occhi aperti, chi fa salotto nel suo banco invitando altri compagni, e chi quel giorno, per sua disgrazia, ha deciso di fare volontariato (cioè farsi interrogare), salvando la faccia agli altri! Ogni tanto il prof esclama preoccupato: “Ma che avete oggi, mi sembrate eccitati”. L’ora di italiano ci riporta alla realtà e allora ci svegliamo ascoltando il prof. Il pomeriggio è dedicato al laboratorio enologico, e l’atmosfera, forse per il vino, è molto allegra…

Venerdì: Cinque ore terribili. Per fortuna però il prof di filosofia decide di narrarci le sue esperienze, che secondo lui, dovrebbero aiutarci a capire meglio Kant… stranamente stiamo attenti ai pettegolezzi che ci racconta. Altre due ore interminabili di matematica, uguali a ieri. Ogni tanto il prof fa qualche “battuta” che capisce solo lui, ma noi ridiamo tanto per compiacerlo! Aspettiamo con ansia l’ora di educazione fisica, per scatenarci in palestra, ma il prof sadicamente ci ricorda che dobbiamo fare gli esami quest’anno, quindi spiega per l’ennesima volta l’apparato respiratorio! Durante l’ultima ora siamo talmente stanchi, che costringiamo la prof di greco a lasciarci mezz’ora di libera!

Sabato: Filosofia e storia hanno lo stesso effetto del valium. Il prof di scienze con le sue simpatiche spiegazioni di come è nata la terra ci rende interessati alla lezione, ma già il nostro cervello è rivolto alla ricreazione. Ultima ora della settimana: storia dell’arte. Il tempo passa velocemente perché tutti siamo affascinati dalla lezione. Appena suona la campanella ci precipitiamo nelle scale, un po’ stanchi, ma in fondo felici di stare al Liceo!!!