Black Sabbath

Il lato oscuro dell'hard rock

di Giuseppe Palazzolo

 

Epoca: 1967-oggi

Genere: Hard Rock, Heavy Metal

Componenti:

Ozzy Osbourne: Voce

Tony Iommi: Chitarra

Geezer Butler: Basso

Bill Ward: Batteria

  

Discografia:

1970  Black Sabbath
1971  Paranoid
1971  Master of Reality
1972  Vol. 4
1973  Sabbath Bloody Sabbath
1975  Sabotage 
1976  Technical Ecstasy 
1978  Never Say Die! 
1980  Heaven & Hell 
1981  The Mob Rules  
1983  Born Again 
1986  Seventh Star 
1987  The Eternal Idol 
1989  Headless Cross 
1990  TYR 
1992  Dehumanizer 
1994  Cross Purposes 
1995  Forbidden

consigliato da TheSubwoofer

I Black Sabbath sono considerati i padri dell’Heavy metal, sia musicalmente sia per quanto riguarda i testi: molte tematiche, dalla morte al satanismo, saranno riprese dai metallari degli anni 80. La band si forma nel 1967 dall’incontro di quattro compagni di scuola a Birmingham: il cantante Ozzy Osbourne, il bassista Geezer Butler, il chitarrista Tony Iommi e il batterista Bill Ward . Nel 1969, la passione per l’occultismo di Butler porta il gruppo a mutare il proprio nome da Earth, nel più tetro Black Sabbath. Il primo omonimo album (1970) contiene la famosa “Black Sabbath”, ma il disco è pressoché snobbato. Nello stesso anno il gruppo produce un disco-pilastro dell’hard-rock: Paranoid. Nonostante il boicottaggio delle radio, la title-track svetta nelle classifiche; “War Pigs” e “Iron Man” sono gli altri pezzi forti dell’album, con i loro riff pesanti e ritmi martellanti. Il gruppo è alieno dai virtuosismi che caratterizzavano i musicisti rock dell’epoca, ma i riff facili e spaccatimpani di Iommi hanno ispirato una generazione di ragazzi. Masters Of Reality (1971) e Sabbath Bloody Sabbath (1973) evidenziano il momento positivo del gruppo.

Ma nel 1977 Ozzy Osbourne, a causa di problemi di droga, lascia la band, e viene rimpiazzato dal prodigioso cantante Ronnie James Dio e in seguito dall’ex Deep Purple Ian Gillan. Negli anni 80 e 90 transiteranno nella band svariati musicisti: ormai i Black Sabbath sono diventati la backing band di Tony Iommi. I dischi comunque non saranno all’altezza dei precedenti successi, anche se le reunion occasionali della formazione originale, daranno vita a concerti seguiti da migliaia di fans di ogni età.