Led Zeppelin

Il Dirigibile che bombardò il rock

di Giuseppe Palazzolo

 

Epoca: 1968-1980

Genere: Hard Rock, Blues, Folk, Psychedelic

Componenti:

Robert Plant: Voce; Armonica

Jimmy Page: Chitarra; Pedal Steel

John Paul Jones: Basso; Organo Hammond

John Bonham: Batteria

   

Discografia:

1969  Led Zeppelin
1969  Led Zeppelin II

1970  Led Zeppelin III

1971  IV 

1973  Houses of the Holy

1975  Physical Graffiti

1976  Presence 

1976  The Song Remains the Same

1979  In Through the Out Door 
1982  CODA 
1997  BBC Sessions

2003  How the West Was Won

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

consigliato da TheSubwoofer

I Led Zeppelin sono stati formati nel 1968 sulle ceneri degli Yardbirds, da Jimmy Page, enfant prodige delle sei corde, dal bassista e tastierista (nonché arrangiatore degli Stones) John Paul Jones, da Robert “Percy” Plant, la voce più potente e ammaliante del rock, e da John “Bonzo” Bonham, il più grande batterista di tutti i tempi. Il curioso nome fu suggerito a Jimmy da Keith Moon, batterista degli Who, e significava “Dirigibile d’acciaio”. Già nel ’68 i Led svolsero il loro primo tour, e all’inizio del ’69 pubblicarono il primo omonimo album, il disco era un mix esplosivo tra il classico blues e la psichedelia. Nonostante le pesanti critiche della stampa, il disco ebbe un successo di pubblico enorme, dovuto a splendidi pezzi blues come “Dazed And Confused”, “You Shook Me” e “How Many More Times”; evidentemente la critica gradì poco il carattere decisamente hard del disco, dovuto agli assolo pesanti di Jimmy e alle urla da gatta in calore di Robert. Dopo il trionfale tour negli States, i Led si rimisero subito al lavoro.

“Led Zeppelin II” fu il disco della consacrazione, grazie al riff potentissimo di “Whole Lotta Love”, e all’assolo di Bonzo in “Moby Dick”, ma anche grazie alla ballata introspettiva “Thank you”, la fama degli Zeppelin si estese in tutto il mondo. La loro voglia di sperimentare non conosceva freni, invece di continuare sul redditizio sentiero dell’hard-rock, rischiando quindi di ripetersi, i led imbracciano le chitarre acustiche e creano un capolavoro del folk britannico (anche se non mancano i classici pezzi blues “Since I’ve Been Loving You”). I quattro decidono di staccare un po’ la spina e si ritirarono in un cottage inglese per registrare il nuovo disco. Ne venne fuori un album strepitoso, cui la band non volle dare un titolo, per protesta alla casa discografica, tranne i quattro misteriosi simboli. I pezzi hard-rock come “Black Dog” o “Rock And Roll” si mescolavano alle ballate acustiche (“The Battle Of Evermore” o “Going To California”), ma il pezzo trainante dell’album era l’incantevole e sublime “Stairway To Heaven”, una delle canzoni più belle del secolo; l’inizio con chitarra acustica, cedeva il passo ad una parte più accesa, che includeva il celebre assolo di chitarra elettrica; a rendere la canzone leggendaria ci pensava la voce inimitabile di Robert. Il testo molto malinconico di Jimmy e Robert, si rifaceva in parte alle vicende de “Il signore degli anelli”.

Era iniziato il maggior periodo di splendore del Dirigibile: i concerti erano seguiti da migliaia di fans, e riuscirono perfino a battere il record di presenze ad un concerto, appartenente ai Beatles. Le leggende e i pettegolezzi sulla vita dei quattro si sprecavano: si diceva che Jimmy avesse venduto l’anima al diavolo con un rito magico, per ottenere il suo successo! Con la fama arrivarono anche i soldi, e la band poté permettersi un aereo privato per andare in tour, rendendosi ancora più prestigiosi. Tornati in sala di registrazione, incidono “Houses Of The Holy”, che conteneva la spettrale “No Quarter”, e “The Ocean”, un pezzo dedicato ai fans. I Led diventarono famosi anche per gli spettacolari concerti, che comprendevano lunghi assolo di batteria ed effetti con luci speciali. Bonzo fu il primo batterista ad imbottire i rullanti per ottenere più rumore e a suonare anche a mani nude sui tamburi o con quattro bacchette, da ricordare anche la chitarra con due manici di Jimmy e gli assolo con l’archetto da violino. Decidono che è arrivato il momento di separarsi dalla Atlantic, e fondano una propria etichetta, la Swan Song; per la quale nel 1975 pubblicano il doppio “Physical Graffiti”, che include l’epica “Kashmir”, e alcuni inediti molto interessanti. "Trampled Under Foot" è un funk-rock pesante e trascinante, mentre "Ten Years Gone" sfoggia un complicato arpeggio di chitarra e uno dei testi più belli scritti da Robert. “Presence”, il 33 giri del ’76, è un album molto potente, puro hard-rock! "Achilles Last Stand", ispirata ai viaggi orientali, sarà un pezzo fondamentale peri futuri metallari.

Con la rivoluzione punk, il mondo della musica cambia radicalmente, e l’impero degli Zeppelin comincia a sgretolarsi; la distruzione della musica purtroppo si è avviata… L’ultimo album del Dirigibile, “In Through The Out Door”, fu ovviamente massacrato dalla critica musicale, influenzata dall’ambiente punk. Un avvenimento quasi profetico è la morte di Elvis Presley, nello stesso anno in cui scoppiò la rivoluzione punk, il 1977; da quell’anno la musica rock sarebbe cambiata per sempre. Nel 1980 gli Zeppelin terranno gli ultimi concerti della loro esaltante avventura.

Il 25 settembre dello stesso anno Bonzo muore soffocato nel proprio vomito. Il legame venutosi a creare negli anni, rendeva impossibile la sostituzione di Bonzo, sia per motivi affettivi, sia musicali: i Led non avrebbero potuto più suonare allo stesso modo senza John alla batteria. Nel 1988 il Dirigibile tornò a volare, per un solo concerto, col figlio di Bonzo alla batteria, per rinverdire i fasti di una band leggendaria.