Disco: Elephant
Band: The White Stripes
Anno: 2003
Genere: Garage Rock, Blues
Voto TheSubwoofer: 5,5
Componenti:
Jack White: Voce; Chitarra; Basso
Meg White: Batteria; Voce
Tracklist: 01. Seven Nation Army
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Con il loro quarto album i White Stripes riescono a fondere il blues e il punk, il rock e il garage, senza apparire datati, anzi, proiettandosi verso il futuro; il duo č ricco di idee, anche se a volte fa fatica a metterle in ordine. “Seven Nation Army”, il singolo che ha portato l’album al successo, alterna un basso ipnotico a violente schitarrate. “Black Math” e “Hypnotize” sono i brani che piů ci riportano alle origini garage del gruppo. Ma anche quando i fratelli White scelgono di virare verso il pop, lo fanno con accortezza, evitando di cadere nel commerciale: “I Just Don’t Konw What Do With Myself” č una piacevole rilettura di Bacharach. Con i sette minuti di “Ball And Biscuit”, i White Stripes omaggiano il blues di Chicago nel migliore dei modi. Meg White non č una virtuosa delle pelli, ma il suo modo di suonare č congeniale allo stile della band; Jack suona i soliti accordi rock ‘n’ roll, ma in modo efficace. I White Stripes dimostrano di saper passare da delicate e stralunate ballate (“In The Cold, Cold Night”, “I Want To Be The Boy”) a pezzi rock ‘n’roll (“Girl, You Have No Faith In Medicine”), mantenendo riconoscibile il loro stile e senza sconfinare nell’imitazione: e di questi tempi č una cosa ammirabile. |