TheSubwoofer

Recensione

 

Disco: Made In Japan

Band: Deep Purple

Anno: 1972

Genere: Hard Rock

Voto TheSubwoofer: 10

Componenti:

Ian Gillan: Voce; Armonica

Ritchie Blackmore: Chitarra

Jon Lord: Organo Hammond

Roger Glover: Basso

Ian Paice: Batteria

 

Tracklist:

 

01.   Highway Star

02.   Child In Time

03.   Smoke On The Water

04.   The Mule (drum solo)

05.   Strange Kind Of Woman

06.   Lazy

07.   Space Truckin’



 

Se volete sapere cosa significa l'espressione "hard-rock", non dovete consultare nessun dizionario. Dovete solo ascoltare questo disco, perchè è proprio la quintessenza dell'hard-rock. Non è uno di quei live di oggi, dove le canzoni son identiche alle versioni in studio, tranne per il brusio del pubblico: ogni pezzo qui esprime il massimo delle sue potenzialità. Alcuni pezzi si trasformano in lunghe improvvisazioni, vengono stravbolti rispetto agli originali, grazie soltanto all'estremo affiatamento della Mark II e alle illimitate capacità tecniche. "Highway Star" e "Child In Time" in quest'album riescono nell'impresa di essere ancora più superbe che nelle registrazioni in studio, mentre "Space Truckin'" diventa una jam session di 20 minuti, in cui Jon Lord sfoggia la sua perizia all'organo Hammond. Quel "pazzo" geniale di Ritchie Blackmore si "permette" addirittura di scherzare con il Riff per eccellenza, "Smoke On The Water". "Lazy" si trasforma in un inseguimento ad alta velocità tra l'Hammond e la Stratocaster di "Man In Black". L'unico pezzo tratto da Fireball, "The Mule" si trasforma in un lungo assolo di batteria, che riesce a coinvolgere pure il pubblico. Ma è in "Strange Kind Of Woman" che non crederete più alle vostre orecchie, ovvero quando Gillan trasformerà le sue corde vocali in corde per chitarra: impossibile distinguere quale sia il suono che proviene dalla chitarra e quale dalla bocca di Ian, ascoltare per credere! Peccato che di lì a poco le tensioni interne porranno fine alla migliore line-up dei Deep Purple.

Giuseppe "Heartbreaker" Palazzolo