TheSubwoofer

Recensione

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Disco: Nessuno è perfetto

Band: Lello Analfino & Tinturia

Anno: 2005

Genere: Pop-Rock, Ska, Sbrong

Voto TheSubwoofer: 7

Componenti:

Lello Analfino: Voce; Tastiere

Lino Costa: Chitarra; Cori

Angelo Spataro: Batteria; Cori

Giovanni Buzzurro: Basso; Cori

Osvaldo Lo Iacono: Chitarra; Cori

Mario Vasile: Percussioni; Cori

Savio Nocera: Chitarra; Flauto; Cori

 

 

Tracklist:

01.   Macaco

02.   Stunz

03.   Cielo sereno

04.   92100

05.   Extra

06.   Libera la mente

07.   Ipoteticamente

08.   Cercami

09.   Mi sento lento

10.   Ciò che voglio

11.   Testa

12.   Cirasaru

 

No, non è un pesce d'aprile! Il disco c'è davvero, nonostante la presentazione sia fissata per l'1 aprile e i Tinturia, come è risaputo, siano un gruppo molto spiritoso. Il titolo dell'album, "Nessuno è perfetto", è molto eloquente, soprattutto se abbinato alla copertina che ritrae il cantante Lello Analfino sovrapposto all'Uomo di Vitruvio, con le conseguenze che potete immaginare... I Tinturia sono cresciuti musicalmente, ma la voglia di divertirsi e divertire è sempre la stessa, come il desiderio di affrontare i problemi sociali del nostro tempo. Allora è facile poter ascoltare brani dalla musica spensierata (vedi lo ska di "Extra"), ma che in realtà affrontano argomenti tutt'altro che leggeri, come i pregiudizi nei confronti degli extracomunitari. Non manca nemmeno l'amore per la propria terra ("92100"), per quella Sicilia ricca di problemi ma anche di sole e vitalità: ed è proprio questa l'immagine della Sicilia che i Tinturia amano, e da anni portano in giro per l'Italia. Il singolo "Mi sento lento", uscito qualche mese fa, esprime al meglio quella sensazione di inadeguatezza dei giovani, nei confronti di un mondo che corre troppo veloce, travolgendo tutto e tutti. "Ipoteticamente" e "Cercami" sono brani di gradevole pop intimista, che potrebbero scalare le classifiche dei singoli; ma i Tinturia danno il meglio di sé quando tirano fuori le chitarre come in "Ciò che voglio", sostenuta da un bel riff, oppure in "Libera la mente": canzoni dall'alto tasso energetico! "Stunz", con un ritmo martellante, racconta la soffocante lotta per il successo che ormai ha raggiunto tutti gli aspetti della nostra vita. L'abbandono quasi completo della lingua siciliana può essere interpretato come la mossa giusta per raggiungere finalmente e meritatamente il grande pubblico, senza tuttavia rinnegare le proprie idee musicali e le proprie origini; origini che affiorano chiaramente nella frizzante "Cirasaru", l'unica traccia del disco completamente in dialetto. Il disco oltre al ricco booklet con i testi, contiene anche le istruzioni del "concorso" indetto dai Tinturia "Torna sano a casa, ca a mamma ti vasa": come divertirsi senza rischiare la vita, davvero una bella iniziativa! 

Giuseppe "Heartbreaker" Palazzolo