TheSubwoofer

Recensione

 

Disco: Sticky Fingers

Band: The Rolling Stones

Anno: 1971

Genere: Rock 'n' Roll, Blues

Voto TheSubwoofer: 10

Componenti:

Mick Jagger: Voce

Keith Richards: Chitarra

Mick Taylor: Chitarra Solista

Bill Wyman: Basso

Charlie Watts: Batteria

 

Tracklist:

01.  Brown Sugar

02.  Sway

03.  Wild Horses

04.  Can't You Hear Me Knocking

05.  You Gotta Move

06.  Bitch

07.  I Got The Blues

08.  Sister Morphine

09.  Dead Flowers

10.  Moonlight Mile



 

La prima cosa che si nota in questo disco è la copertina, disegnata dal grande Andy Warhol: un primo piano delle parti basse di un ragazzo in jeans, che all'epoca disgustò i moralisti! Ma il contenuto del disco è ancora più forte, con espliciti riferimenti alle droghe, come nella trascinante e sballosa Brown Sugar; o nella languida Sister Morphine, scritta da Mick Jagger con Marianne Faithfull. Un altro pezzo dal titolo scabroso è Bitch, con i solito riff di Keith Richards. In Sticky Fingers trovano posto anche le ballate, dalla lancinante Sway, alla dolcissima Wild Horses. Ma gli Stones non dimenticano le loro origni blues, e qui rifanno un classico come I Gotta Move, con il nuovo Mick Taylor alla slide guitar; altro esempio blues è I Got the Blues, impreziosita dall'organo hammond. Gli ultimi due pezzi del disco, Dead Flowers e Moonlight Mile hanno dei sapori folk, inediti per gli Stones. La perla del disco è però Can't You Hear Me Knocking: dopo tre minuti di rock 'n' roll "sporco", si aprono le danze con percussioni a ritmo di samba, sulle quali Mick Taylor sfoggia la sua classe con un interminabile solo di chitarra. Insomma, Sticky Fingers ha tutto quello che un disco dovrebbe avere: la rabbia e la dolcezza, l'allegria e la malinconia; e gli Stones dimostrano di non essere una semplice band di rock 'n' roll, ma la più grande.

Giuseppe "Heartbreaker" Palazzolo