Tracklist:
01.
LA Drone
02. Immigrant Song
03. Heartbreaker
04. Black Dog
05. Over the Hills and Far Away
06. Since I've Been Loving You
07. Stairway to Heaven
08. Going to California
09. That's the Way
10. Bron-yr-Aur Stomp
11. Dazed and Confused
12. What is and What Should Never Be
13. Dancing Days
14. Moby Dick
15. Whole Lotta Love
16. Rock and Roll
17. The Ocean
18. Bring It on Home
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Ventisette anni dopo l'opaco
The Song Reamins The Same, Jimmy Page decide finalmente di fare
ascoltare, a chi non ebbe la fortuna di assistere a uno show dei Led
Zeppelin, la potenza che il Dirigibile sprigionava nei suoi anni
migliori; quello che esce fuori dallo stereo durante l'ascolto di questi
tre dischi, è energia e malinconia, violenza sonora e purezza eterea.
Poche band possonovantare un arsenale di pezzi ricco e vario come quello
degli Zeppelin; sicuramente gli unici in grado di poter frastornare il
pubblico con riff lancinanti, e di ammaliarlo con melodie folk. I tre cd
ricalcano la scaletta del maestoso tour americano del 1972: l'apertura
è ancora affidata al grido di guerra di "Imigrant Song",
seguono gli stop & go di "Black Dog", con Plant che scala
le ottave. Dopo una partenza così adrenalinica, è il momento di
distendere un pò l'atmosfera, ed ecco che la band presenta in anteprima
"Over the Hills And Far Away"; ma è solo un'impressione,
perchè quello che sembrava un tranquillo pezzo elettro-acustico si
trasforma nel classico pezzo hard. I momenti più ricchi di pathos sono
certamente le esecuzioni di "Since I've Been Loving You" e
"Stairway To Heaven": il primo è il blues più straziato di
casa Zeppelin, la seconda è la ballata per antonomasia del rock!
Il set acustico comprende le toccanti versioni di "Going To
California" e "That's The Way" con Jones al mandolino, e
l'allegra e coinvolgente "Bron-Yr-Aur Stomp", dedicata da
Plant al suo cane Stryder. "Dazed And Confused" e "Whole
Lotta Love" diventano delle jam eccezionali, dove la band suona
tutto ciò che le passa per la testa: dalle violenze perpetrate da Page
alla sua Gibson con l'archetto da violino, ad accenni a proprie canzoni
("The Crunge"), agli omaggi resi ai classici del blues e del
rock 'n' roll ("Going Down Slow" e "Boogie Chillun").
"Rock And Roll", la quintessenza del rock 'n' roll, finalmente
è suonata con quella grinta che la rende degna della versione in
studio. Infine una menzione particolare ai 20 minuti di "Moby Dick",
uno dei pochi assoli di batteria che riesce a non annoiare: ascoltando
l'assolo di Bonzo si capisce perchè la band non ha nemmeno considerato
la sciagurata ipotesi di sostituirlo dopo la sua morte: non avrebbero più
avuto la stessa energia!
Giuseppe
"Heartbreaker" Palazzolo
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